Alimentazione dei conigli: errori e patologie correlate

Alimentazione dei conigli: errori e patologie correlate

Alimentazione dei conigli: quali gli errori più comuni?

Il coniglio è sempre più presente nelle nostre case come animale da compagnia. Tuttavia, la gestione sanitaria completa, spesso non risulta corretta, sia dal punto di vista profilattico e vaccinale, che da un punto di vista ambientale e nutrizionale.

Frequentemente l’acquisto di un coniglio non viene associato ad una corretta raccolta di informazioni da parte del proprietario, e gli stessi negozianti sovente non le forniscono. Il medico veterinario deve essere in grado di informare il proprietario e di indicargli come garantire una vita ottimale consigliando, oltre agli aspetti medici, gli aspetti gestionali adeguati.

Il medico #veterinario deve essere in grado di informare il proprietario del coniglio e di indicargli come garantire una vita ottimale consigliando, oltre agli aspetti medici, gli aspetti gestionali adeguati… Condividi il Tweet

Tra questi la dieta è uno dei principali. Una dieta corretta ed equilibrata è fondamentale per la salute dei conigli, in particolare per prevenire patologie dentali e gastroenteriche, che sono le principali cause di visita del coniglio patologico.

Esempio di prato di erba mista, ottimo per far pascolare il coniglio
Esempio di prato di erba mista, ottimo per far pascolare il coniglio

I conigli sono erbivori stretti, in natura si nutrono di erbe di vario tipo:

  • Graminacee (dei generi Brachypodium, Digitaria, Festuca),
  • Leguminose (erba medica, trifoglio),
  • Asteraceae (tarassaco, camomilla),
  • Plantaginaceae (piantaggine).

In generale gli errori più comuni nell’alimentazione dei conigli sono associati alla quantità di cereali troppo alta nella dieta, che predispone all’insorgenza di patologie dentali, gastroenteriche, comportamentali e all’obesità.

Gli errori più comuni nell'#AlimentazioneDelConiglio sono associati a quantità di cereali alte nella dieta, che predispone all’insorgenza di patologie dentali, gastroenteriche, comportamentali e obesità #ECM Condividi il Tweet

Anche la quantità di Calcio, se troppo alta, può predisporre a urolitiasi mentre, se troppo bassa, può facilitare l’insorgenza di odontopatie.

Patologie dentali

I denti dei conigli sono ipsodonti, per cui mantengono la radice aperta e sono caratterizzati da un accrescimento a vita. Il grado di crescita viene bilanciato dal consumo grazie al meccanismo di triturazione dell’alimento, consentendo ai denti di mantenersi costantemente allo stesso livello.

Gli incisivi esplicano la propria azione afferrando e strappando frammenti di alimento, i molariformi (premolari e molari hanno struttura simile presentandosi come unica unità funzionale) triturano il cibo con movimenti di latero lateralità.

Una dieta naturale, a base di erba e vegetali, ha un’azione molto abrasiva sui molariformi, riuscendo a contrastare il loro tasso di crescita. Viceversa, una dieta ricca in carboidrati e povera di fibre predispone all’alterazione del consumo dei denti, i quali tendono a crescere oltre misura sia sopra che sotto il livello gengivale.

Missione Veterinario: Segni radiografici di grave odontopatia
Missione Veterinario: Segni radiografici di grave odontopatia

In casi gravi, l’eccessivo allungamento dei molariformi può compromettere la chiusura completa del cavo orale, predisponendo a malocclusione degli incisivi con conseguente iperaccrescimento. Alterazioni nell’accrescimento dentale sono inoltre fattori predisponenti per infezioni e ascessi facciali odontogenici. Inoltre, una dieta ricca in carboidrati (tipicamente associata alla somministrazione di preparati a base di semi misti) predispone alla degenerazione dentale e all’insorgenza di carie.

#PatologieDentaliDelConiglio: Il metabolismo del calcio è anche influenzato dai livelli di vitamina D. I conigli non esposti a luce diretta del sole, infatti, possono più facilmente sviluppare patologie ossee o dentali. #ECM Condividi il Tweet

La carenza di Calcio nella dieta può, anch’essa, predisporre all’insorgenza di osteoporosi e patologie dentali. La crescita ossea, inoltre, è legata all’azione stressante che l’osso stesso subisce. Se il coniglio non trascorre abbastanza tempo a triturare cibo, cosa che avviene con cibi poco fibrosi, può sviluppare alterazioni dentali e mandibolari. Il metabolismo del calcio è anche influenzato dai livelli di vitamina D: i conigli non esposti a luce diretta del sole, infatti, possono più facilmente sviluppare patologie ossee o dentali.

Patologie gastrointestinali

La motilità gastroenterica del coniglio è complessa e influenzata da vari fattori; uno dei più importanti è la quantità di fibra indigeribile assunta. Le fibre sono quindi fondamentali per la motilità gastroenterica. Un’alimentazione dei conigli povera di fibre è, infatti, fattore predisponente per la stasi gastrointestinale.

#PatologieGastrointestinaliConiglio: La stasi gastrointestinale è una delle presentazioni cliniche più frequenti nel coniglio da compagnia. Consiste nel rallentamento del transito e, nei casi più gravi, nella completa stasi. #ECM Condividi il Tweet

La stasi gastrointestinale è una delle presentazioni cliniche più frequenti nel coniglio da compagnia. Consiste in un rallentamento del transito e, nei casi più gravi, in una completa stasi del transito che si manifesta con anoressia e mancata emissione di feci. Una delle principali cause consiste nella somministrazione, da parte dei proprietari, di una dieta ricca in carboidrati e povera di fibre, come le diete a base di fioccati, semi e cereali o frutta.

Segni radiografici di una ostruzione o subostruzione gastrica, notare la bolla d'aria, segno di fermentazione batterica
Missione Veterinario: Segni radiografici di una ostruzione o subostruzione gastrica. La bolla d’aria è segno di fermentazione batterica.

Il coniglio in stasi tende ad avere un senso di sazietà per cui smette di ingerire cibo e, quindi, di introdurre nuova fibra, elemento fondamentale per stimolare la propulsione intestinale. La stasi determina quindi una serie di condizioni che sono autoperpetuanti.

L’anoressia in soggetti obesi può innescare una cascata di eventi che porta rapidamente a lipidosi epatica, fenomeno che può risultare letale. Per tale ragione è bene sollecitare una visita abbastanza rapidamente in questi animali.

Se necessario, impostare fin da subito un approccio terapeutico adeguato con eventuale supporto nutrizionale.

Va sottolineato inoltre che, vista la particolare fisiologia gastroenterica dei conigli, bisogna prestare particolare attenzione nell’uso di antibiotici che alterano la normale microflora gastrointestinale e provocano disbiosi enterica e/o enterotossiemia.

Disturbi comportamentali

Il coniglio selvatico spende buona parte del suo tempo a mangiare. In cattività, soprattutto se la dieta è più concentrata e molto povera di fibre, il tempo trascorso per l’assunzione di cibo è notevolmente ridotto. Tale condizione è predisponente per l’insorgenza di vizi legati alla noia, tra i quali aumento di aggressività, continua morsicatura delle sbarre, masticazione dei tappeti, dei divani e di altri oggetti in stoffa presenti in casa.

In cattività il tempo per l’assunzione di cibo è notevolmente ridotto. Questo predispone a vizi legati alla noia: umento di aggressività, morsicatura di sbarre, tappeti, divani #DisturbiComportamentaliDelConiglio #ECM Condividi il Tweet

Seppure sia un’evenienza molto rara, l’ingestione degli oggetti sopra citati, può essere causa di ostruzione gastrointestinale. Il modo migliore per contrastare tali comportamenti, almeno dal punto di vista alimentare, consiste nel fornire al coniglio erbe di campo e fieno in abbondanza. In questo modo l’animale tende a trascorrere gran parte del tempo a masticare il cibo con minor rischio di annoiarsi.

Obesità

I conigli sono predisposti all’obesità. Essendo naturalmente progettati per ingerire piccolissime quantità di grasso, sono più predisposti ad accumularlo. I grassi sono di norma utilizzati nei prodotti commerciali per due scopi: da un lato per aumentare l’appetibilità e dall’altro per offrire una fonte energetica non legata ai carboidrati.

L’alimentazione ad libitum con prodotti per conigli, come per esempio l’abitudine di lasciare la ciotola piena di cibo, va assolutamente scoraggiata.

L’obesità è un fattore predisponente per una serie di patologie nel coniglio, tra le quali:

  • lipidosi epatica
  • pododermatiti
  • dermatiti perineali
  • patologie cardiache e renali.
#ObesitàDelConiglio: predispone a patologie quali lipidosi epatica, pododermatiti, dermatiti perineali, patologie cardiache e renali #ECM Condividi il Tweet

Inoltre, il grasso sembra aumentare la motilità intestinale e ridurre l’assorbimento enterico di Calcio.
Diete ipercaloriche, come le diete commerciali, e la gestione confinata in gabbia o in casa sono fattori predisponenti per l’obesità.

Sono disponibili pochissime informazioni pubblicate per i conigli domestici su questo argomento. Sicuramente è nota la tendenza all’obesità da parte del coniglio gestito in casa, dovuta ai fattori precedentemente citati, per cui è indicata una dieta meno energetica rispetto al coniglio che vive all’esterno.

Urolitiasi

L’alimentazione dei conigli caratterizzata da un eccesso di Calcio può essere un fattore predisponente per lo sviluppo di urolitiasi o per la presenza di sludge (o fango) vescicale.

I conigli presentano normalmente una concentrazione sierica di Calcio più alta rispetto agli altri mammiferi dovuto al diverso metabolismo in questa specie. Il quantitativo di Calcio sierico è direttamente correlato al quantitativo di Calcio assunto.

È assolutamente normale rinvenire nelle urine di coniglio cristalli di carbonato di Calcio che forma parte del sedimento urinario. Rinvenire del sedimento dopo una minzione, o durante l’esecuzione di una radiografia o una ecografia addominale, è fisiologico. La sludge è caratterizzata da una consistenza semisolida e pastosa, formata principalmente dai cristalli di Calcio e, a differenza del normale sedimento, non viene eliminata con la minzione.

Obesità, poco movimento, problemi neurologici o ortopedici, influenzano lo svuotamento vescicale provocando affezioni urinarie che predispongono alla formazione di fango vescicale #UrolitasiDelConiglio #ECM Condividi il Tweet

Va però sottolineato come obesità, riluttanza al movimento (spesso conseguente all’obesità stessa ma altre volte legata alla noia della vita domestica), problemi neurologici, ortopedici o di altra natura che influenzano lo svuotamento vescicale (in particolare lo ritardano), infezioni o affezioni urinarie sono fattori predisponenti per la formazione di fango vescicale.

Per le ragioni citate, i vegetali troppo ricchi di Calcio (e.g. tarassaco, erba medica, erbe aromatiche e pellet a base di erba medica) andrebbero evitati nei conigli adulti, in quanto si ipotizza che possano essere un fattore predisponente per le urolitiasi.

Spesso però, la reale causa del problema non è la dieta errata, ma una (o più) delle condizioni precedentemente elencate che portano a trattenere l’urina per molto tempo; per tale ragione, qualsiasi accorgimento dietetico può risultare inutile se non viene trattata la causa principale.

L’importanza di una dieta equilibrata

Il modo migliore per alimentare un coniglio consiste nel garantirgli la possibilità di pascolare in un prato di erba mista, mettendolo dunque nella medesima condizione del coniglio selvatico.

Questo gli consente di gestire in autonomia l’assunzione degli alimenti rendendo la situazione molto simile alla condizione naturale. Eventualmente è possibile fornire erba appena tagliata qualora non fosse possibile una gestione al di fuori delle mura domestiche.

Il fieno è un ottimo alimento sebbene non possegga tutte le caratteristiche nutritive dell’erbe fresca; per questo può essere una buona integrazione per il coniglio libero di pascolare, oppure può costituire l’alimento principale per un coniglio che vive in casa.

Le verdure miste, in particolare le insalate del gruppo delle cicorie, sono un ottimo sostituto all’erba fresca per il coniglio domestico.

Per una dieta adeguata, è importante gestire l'#AlimentazioneDelConiglio cercando di simulare il più possibile la condizione naturale. Così si riuscirà a prevenire la maggior parte delle patologie della specie #ECM Condividi il Tweet

I cibi pellettati ed estrusi sono di norma sconsigliati. Possono comunque essere utili in alcuni casi (animale in accrescimento, animale in lattazione, animale defedato o malato), purché di ottima qualità, come supplemento energetico.

I cibi a base di semi misti, cereali, fioccati e altri prodotti commerciali molto ricchi di carboidrati sono assolutamente sconsigliati. Tra gli alimenti da evitare sono inclusi anche tutti i premi forniti dai proprietari tipici dell’alimentazione umana, tra cui: pane, cracker, biscotti e cioccolata.

E’ importante gestire l’alimentazione dei conigli cercando di simulare il più possibile la condizione naturale. In questo modo, si riuscirà a prevenire la maggior parte delle patologie di questa specie, considerando l’importanza di una dieta adeguata.


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Articolo tratto dalla lezione del Percorso Formativo Missione Veterinario del Dr. Emanuele Lubian: “Alimentazione dei conigli: quali sono gli errori più comuni?”


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