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Consenso Informato Nella Chirurgia Del Cane E Del Gatto

Consenso Informato In Medicina Veterinaria

Il consenso del proprietario alla cura, nella pratica clinica veterinaria, è l’elemento essenziale che garantisce la possibilità di adire, da parte del professionista, a qualsiasi terapia.

Non a caso, infatti, nel codice deontologico della professione trovano spazio non solo l’indicazione assoluta della necessità di ricevere il consenso alla cura, ma anche le modalità con cui è necessario rapportarsi al proprietario di un animale. È inoltre indicato, seppur in maniera sommaria, quali debbano essere i contenuti informativi presupposto al consenso.

Qui approfondiamo, secondo criteri scientifici, le modalità migliori di costruire un sistema comunicativo efficiente che sia in grado, in funzione della tipologia di proprietario, di costituire presupposto essenziale per ricevere il consenso alla cura.

Il consenso del proprietario alla cura, nella pratica clinica veterinaria, è l’elemento essenziale che garantisce la possibilità di adire, da parte del professionista, a qualsiasi terapia. Click To Tweet

Cercheremo inoltre, limitatamente all’ambito chirurgico, di approfondire le modalità di gestione dei contenuti del processo comunicativo, la loro articolazione e le modalità del loro trasferimento.

Il Consenso Alla Cura

Per poter comprendere a pieno la valenza dell’istituto del consenso informato nell’ambito della professione medico veterinaria è necessario ricordare che essa è giuridicamente inquadrata tra le professioni intellettuali esercitata in forma contrattuale, ovvero conseguenza di un accordo, normato dal codice civile, tra il professionista e il proprietario dell’animale (a tutti gli effetti cliente).

Il contratto di prestazione medico veterinaria, così possiamo definire giuridicamente la attività professionale, è l’accordo in virtù del quale il professionista si obbliga nei confronti del proprietario dell’animale a compiere l’atto medico secondo le migliori prescrizioni e regole tecniche.

Il consenso, anche giuridicamente, è un elemento di integrazione del contratto poiché è giuridicamente fondamentale, per la valenza stessa del contratto, che sia evidente la conoscenza di ciò che in pratica viene acquistato.

La conoscenza è essenziale per quello che viene definito “processo formativo della volontà di contrarre” e quindi del successivo accordo tra le parti che chiude la contrattazione di tipo commerciale.

Se il professionista omettesse di fornire informazioni il contratto può essere legalmente annullato come dall’art 1427 del c.c. che recita “il contraente, il cui consenso fu dato per errore, estorto con violenza o carpito con dolo, può chiedere l’annullamento del contratto”.

Tale condizione rappresenta, come vedremo, ai fini della determinazione della responsabilità, un punto di straordinaria importanza nella gestione delle controversie giuridiche per sospetta cattiva pratica professionale.

Consenso Implicito E Consenso Esplicito

Esistono due forma canoniche di consenso, la prima, o consenso implicito, si attua quando la volontà non viene dichiarata, ma è desumibile di fatto dal comportamento della persona.

Il consenso implicito avviene quando il proprietario chiede di sottoporre il proprio paziente ad una visita, oppure quando si reca nella struttura veterinaria per la vaccinazione. La seconda forma, o consenso esplicito, si attua quando esiste una dichiarazione del consenso sia che essa sia espressa in forma orale, sia che essa sia espressa in forma scritta.

Sulle modalità di acquisizione del consenso il CD si esprime ricordando che esso deve essere esplicito, ma non necessariamente scritto, riservando il consenso esplicito scritto per quelle procedure che implicano particolari rischi o che presentino particolari difficoltà. È doveroso segnalare che il consenso deve in ogni caso essere di tipo “consapevole” ovvero il proprietario dell’animale deve dimostrare di aver capito, come specificheremo oltre, a seguito di un colloquio costruito in base alle sue capacità di comprensione, integrato, eventualmente, da una stesura scritta del consenso medesimo.

La considerazione circa il contenuto del consenso è quindi molto importante e, anche se in medicina Veterinaria la norma non indica quali contenuti il consenso debba possedere, il medicina umana esistono numerose indicazioni della magistratura, circa le carenze che viziano le informazioni fornite ai pazienti.

La qualità e la quantità di informazioni fornite al proprietario di un animale durante la fase di acquisizione del consenso possono essere determinanti qualora esista una controversia di tipo giudiziario e, con riferimento a sentenze pubblicate, le caratteristiche ideali della informazione da fornire al proprietario dell’animale riguardano la sua completezza e la proporzione in relazione alla complessità dell’intervento da eseguire, la sua chiarezza in riferimento alla capacità di comprensione del proprietario (cliente) e non da ultima la obiettività.

Obiettività Delle Informazioni Fornite

Le caratteristiche di obiettività delle informazioni inerenti il consenso informato sono legate alle precise conoscenze scientifiche del medico e debbono essere rispettose il più possibile della letteratura scientifica basata sull’evidenza, le indicazioni di eventuali tecniche chirurgiche devono essere fatte riferendosi alle indicazioni riferite dalla letteratura.

È scorretto omettere informazioni riferite a tecniche operatorie che non si conoscono o non si sono mai praticate, ma che potrebbero essere le migliori per quel determinato paziente.

La costruzione del contenuto del messaggio comunicativo è argomento complesso soprattutto perché deve tenere in considerazione le informazioni scientifiche che il medico veterinario attore possiede prima di costruire un sistema efficiente di trasferimento di queste ultime verso il proprietario.

La capacità del Medico Veterinario che eroga prestazioni cliniche, e nella fattispecie chirurgiche, di riuscire a gestire un processo comunicativo non improvvisato, è alla base della garanzia di un approccio standardizzato, globale e complessivo al paziente in cui rientra certamente anche la delicata fase della informazione medica che riguarda la diagnosi, la prognosi e i possibili trattamenti, che deve essere garantita al proprietario.


Articolo tratto dalla lezione del Percorso Formativo Missione Veterinario del Prof. Stefano Romussi: COMUNICAZIONE E CONSENSO INFORMATO NELLA CHIRURGIA DEL CANE E DEL GATTO (ANNO 2016)

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