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Ecografia addominale: quando è utile?

Ecografia: quando farla e indicazioni generali

La sintomatologia gastroenterica è spesso uno dei motivi più frequenti per la richiesta di un’ecografia addominale. Unitamente e in maniera complementare all’esame radiografico, permette di esaminare buona parte dell’apparato digerente.

Le principali indicazioni per l’esecuzione di un’ecografia dell’apparato gastroenterico sono il vomito acuto e cronico e la diarrea cronica. La preparazione del paziente è fondamentale per una visualizzazione ottimale delle diverse strutture, che risultano esplorabili al meglio a seguito di un digiuno di 12h.

La tricotomia e l’utilizzo di sonde ad alta frequenza sono imprescindibili per questa tipologia di esame. Poter visualizzare i dettagli delle strutture anatomiche è di fondamentale importanza.

L’esame del paziente in diversi decubiti e l’utilizzo di multipli approcci, tra cui anche quello intercostale, permetteranno poi di ottimizzare la finestra acustica, riducendo gli artefatti dati dal gas intraluminale e dalla presenza di eventuali residui di materiale alimentare nella regione di interesse.

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Alterazioni ecografiche parietali, ecografia nei piccoli animali

Tra le alterazioni parietali di maggior riscontro, specialmente nella specie felina, si annovera l’ispessimento diffuso dello strato muscolare, più comunemente riscontrato a carico del digiuno.

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Le diagnosi differenziali per questo riscontro sono l’IBD, l’enterite eosinofilica e il linfoma T a piccole cellule.

Nella specie canina le enteropatie infiammatorie croniche si accompagnano invece frequentemente a ispessimento parietale, ad alterazioni dell’ecogenicità mucosale e a striature trasversali all’interno dello spessore di quest’ultima.

Sono questi reperti di facile riscontro nelle enteropatie proteino-disperdenti e riferibili a linfangectasia.

 

Tra le alterazioni parietali di maggior riscontro, specialmente nella specie felina, si annovera l’ispessimento diffuso dello strato muscolare | #Ecografia #ECM #Veterinaria Condividi il Tweet

Il segno più comune di alterazione gastroenterica su base neoplastica, sia nel cane che nel gatto, è l’impossibilità di riconoscere la normale stratigrafia, unitamente a un aumento dello spessore parietale, a una riduzione della motilità e alla linfoadenopatia regionale.

In questi casi è indicato effettuare un campionamento citologico dei linfonodi aumentati e, quando possibile, anche della parete intestinale.

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Alterazioni ecografiche del lume

È importante non dimenticare che all’interno del lume gastroenterico, soprattutto se non viene rispettato correttamente il digiuno, vengono normalmente riscontrati materiale alimentare, muco e feci compatte che possono facilmente mimare la presenza di corpi estranei e limitare la visualizzazione delle normali strutture anatomiche.

È importante non dimenticare che all’interno del lume gastroenterico, si può riscontrare materiale alimentare, muco e feci che possono facilmente mimare la presenza di corpi estranei | #ECM #Veterinaria Condividi il Tweet

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La ricerca dei corpi estranei può risultare una vera e propria sfida, considerando che questi hanno tutti forme, materiali, dimensioni e comportamenti differenti.

Il comune denominatore è di solito un’interfaccia fortemente riflettente associata a ombra acustica posteriore (Fig.10 A).

Ai fini diagnostici e terapeutici è fondamentale cercare di definirne al meglio la localizzazione ed eventuali complicanze secondarie quali l’ostruzione o la perforazione intestinale.

La presenza di un corpo estraneo potrebbe essere un reperto occasionale ed è per questo fondamentale correlarla all’anamnesi e alla sintomatologia clinica del paziente.

Nei casi di occlusione vi sarà una dilatazione del tratto gastroenterico craniale al corpo estraneo, con conseguente accumulo di materiale alimentare e gas, associato a una normalizzazione dell’intestino caudalmente al corpo estraneo (Fig.10 B).

Alterazioni ecografiche della motilità

In caso di aumento della peristalsi intestinale, sia esso diffuso o localizzato, le anse intestinali presentano un aspetto corrugato. La parete delle anse intestinali corrugate presenta onde regolari, simmetriche associate a una sierosa quasi rettilinea.

In caso di aumento della peristalsi intestinale le anse intestinali hanno un aspetto corrugato. Le potenziali diagnosi differenziali sono la pancreatite, la peritonite, l’enterite e l’ischemia | #ECM #Veterinaria #Ecografia Condividi il Tweet

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Le potenziali diagnosi differenziali per un aspetto corrugato delle anse intestinali sono la pancreatite, la peritonite, l’enterite e l’ischemia.

Al contrario è possibile diagnosticare ecograficamente una diminuzione della peristalsi intestinale, fino all’ileo paralitico, sia esso meccanico o funzionale, nel quale le anse intestinali risultano dilatate, contenenti liquido e con peristalsi non rilevabile.

È questo un reperto di comune riscontro nelle gastroenteriti emorragiche, durante le quali è spesso associato a una riduzione dello spessore parietale.

Per una diagnosi definitiva

Dall’esame ecografico dell’apparato gastroenterico, nonostante questo non sia esaminabile nella sua interezza, è possibile ricavare molte informazioni utili. L’importante è non prescindere da una corretta e scrupolosa preparazione dei pazienti.

Dall’#ecografia dell’apparato gastroenterico è possibile ricavare molte informazioni utili. L'importante è non prescindere da una corretta preparazione dei pazienti | #Veterinaria #ECM Condividi il Tweet

Nonostante sia possibile effettuare alcune manovre interventistiche per il prelievo di campioni citologici da lesioni focali o diffuse dell’apparato gastroenterico, il ricorso all’esame istologico della parete a tutto spessore rimane comunque il metodo di elezione per formulare la diagnosi definitiva.


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Articolo tratto dalla lezione del Percorso Formativo Missione Veterinario della Dr.ssa Laura Martinelli: “Potenziale diagnostico dell’esame ecografico in corso di patologie intestinali”


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