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Tonsille nel cane e chirurgia

C’è ancora spazio per la chirurgia?

La chirurgia tonsillare del cane rappresenta un capitolo sicuramente ben approfondito della letteratura veterinaria; è possibile reperire informazioni autorevoli sia per quanto concerne le indicazioni terapeutiche, sia per quanto concerne la tecnica.

In medicina veterinaria esiste, soprattutto nel nostro Paese, un ricorso non giustificato alla tonsillectomia nel cane, retaggio probabile di informazioni scientificamente non corrette, che ha portato in modo quasi indelebile a creare una relazione tra le patologie infiammatorie delle tonsille e la comparsa di zoppie.

Tra le indicazioni all’esecuzione della chirurgia tonsillare nel cane non sono annoverate le zoppie.

Noi prenderemo in rassegna le alterazioni delle tonsille per le quali è prevista la loro rimozione chirurgica.

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Valutazione clinica delle tonsille nel cane

La corretta valutazione dell’organo è determinante per la descrizione dei differenti quadri anatomopatologici macroscopici che sono alla base della diagnosi definitiva.

L’esame obiettivo deve essere attento e rigoroso e non deve limitarsi ad una rapida osservazione. Fondamentale è la corretta interpretazione di segni o sintomi che riferiscono di alterazioni della fisiologia del cavo orale.

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Tonsille nel cane e chirurgia #veterinaria: l’esame obiettivo deve essere attento e rigoroso. Fondamentale è la corretta interpretazione di segni o sintomi che riferiscono di alterazioni della fisiologia del cavo orale. #ECM #FAD Condividi il Tweet Le alterazioni più comuni, sono riferite a disturbi della deglutizione, a modificazioni della fase di masticazione che a volte si riducono ad un semplice ritardo del ciclo masticatorio.

Spesso il proprietario riferisce come unica alterazione un insolito “allungamento” del tempo necessario all’assunzione della normale quantità di alimento, oppure la predilezione verso cibi morbidi. Questi elementi appena ricordati sono fondamentali per identificare la sede della possibile alterazione della cavità orale ed intervenire con un esame obiettivo specifico ed approfondito.

La dimensione delle tonsille

La morfologia delle tonsille, e conseguentemente la loro dimensione, assume un ruolo importantissimo per la diagnosi precoce delle affezioni tonsillari.

La valutazione delle dimensioni e della superficie dell’organo tonsillare deve necessariamente tenere in considerazione di alcuni elementi che a volte possono sembrare secondari. La valutazione del volume tonsillare assume importanza sia in senso assoluto che, ovviamente in senso comparativo. Tale distinzione assume grande importanza quando l’aumento del volume tonsillare costituisce, in rapporto al volume totale faringeo, un impedimento al normale passaggio dell’aria in fase inspiratoria.

Alterazioni della superficie tonsillare

La valutazione dell’aspetto della superficie delle tonsille rappresenta in ogni caso l’osservazione più semplice, tuttavia la semeiotica tonsillare del cane è indubbiamente meno ricca di rilievi rispetto a quella proposta in otorinolaringoiatria umana.

Le alterazioni più importanti riguardano necessariamente i criteri per la distinzione tra le flogosi acute, a volte accompagnate dalla comparsa di piccoli ascessi superficiali, e le flogosi croniche la cui diagnosi definitiva spetta al patologo, caratterizzate da irregolarità superficiali con la possibilità di visualizzare i follicoli linfatici sulla superficie.

Indicazioni per la tonsillectomia

Le indicazioni presenti in medicina veterinaria per l’intervento e l’asportazione delle tonsille nel cane sono sufficientemente chiare ed esaustive:

  • Patologie tonsillari infiammatorie croniche
  • Patologie tonsillari focali (tonsillectomia come biopsia escissionale)
  • Iperplasie tonsillari relative (sindrome brachicefalica)
  • Flogosi croniche miste coinvolgenti anche la tonsilla faringea.
Le indicazioni presenti in #MedicinaVeterinaria per l'intervento e l'asportazione delle #TonsilleNelCane sono chiare ed esaustive. Le patologie non contemplano la presenza di #ZoppieAlternanti | #ECM #FAD #Veterinari Condividi il Tweet

Le indicazioni elencate, che non contemplano la presenza di zoppie alternanti, possono essere applicate in modo scrupoloso solo nel caso in cui l’approccio diagnostico sia stato preciso, razionale e completo.

La diagnosi deve sempre essere corredata da una corretta ispezione delle tonsille eseguita, se necessario, su paziente sedato farmacologicamente.

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Articolo tratto dalla lezione del Percorso Formativo Missione Veterinario del Prof. Stefano Romussi: “Tonsille: c’è ancora spazio per la chirurgia? (ANNO 2012)


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